Cittadini di serie A e cittadini di serie B

Questa differenza purtroppo c’è e mi riferisco ai cittadini che risiedono in meridione che sono di serie “B” faccio riferimento al comparto sanitario. Certo ed è vero al Sud quella mangiatoia che è la Sanità ha da sempre foraggiato certi livelli alla faccia dei cittadini; questo sarà accaduto in passato e accadrà forse ancora, grazie a quello strano meccanismo che per avere bisogna prima dare detto anche corruzione. Sono ritornato nella mia città, Reggio Calabria, per rimanere con mia madre di 90 anni che non sta bene; questa mattina si è sentita molto male e di conseguenza abbiamo dovuto chiedere l’intervento di un’ambulanza che l’ha portata al pronto soccorso con codice “ rosso”. Questo  accadeva ieri attorno alle h. 11,00 . Inconveniente o emergenza che sarebbe potuto succedere a chiunque, ma non è questo il problema che è invece la necessità dell’avere spiacevolmente a che fare con la Sanità in Calabria, come In Puglia, in Campania, in Sicilia. Quello a cui ho potuto assistere mio malgrado è stato uno spettacolo di indecenza e di cattiva educazione sociale, di disorganizzazione, di abbandono; cose inconcepibili per la mia persona. Se queste cose viste sono accadute avranno loro origine sia dallo stato in cui versa la Sanità ma anche da una cattiva interpretazione della collettività sociale che qui è forma arretrata, arcaica.  Lei Signor Monti prima di pensare a fare “ tagli “ proprio al comparto sanità, io La pregherei vivamente di trascorrere una sola giornata in un qualsiasi Pronto Soccorso del cosiddetto meridione. Venga a tastare con mano l’inferno di un Pronto Soccorso qualsiasi qui in meridione, e scoprirà di trovarsi dinanzi alle peggiori e disumane condizioni, si renderà conto personalmente d’essere in uno di quei ospedali di frontiera non per disprezzare di Kabul. Io per mia fortuna e lo sottolineo più volte vivo e risiedo nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dico questo perché quello che ho vissuto sulla mia pelle ed ho visto con i miei occhi nel Pronto Soccorso della città di Reggio Calabria è veramente da ultima frontiera. Si tratta di lunghe e snervanti attese, muri sporchi e lebbrosi segnati da lunghe crepe, intonaci divorati dall’umidità, pulizia ambientale zero, raccoglitori di cartone che perdono urine nei corridoi, servizi igienici vecchi ed arrugginiti da guardarsi bene anche solo ad urinare, ambienti in generale fatiscenti, barelle e ammalati lasciati a deposito lungo le pareti dei corridoi e vicino a sacchi di rifiuti e a sacchi di biancheria sporca, armadi e porte sconquassate e libero accesso a chiunque con relativa confusione davanti alle degenze, nei corridoi e per finire l’intreccio di telefonate all’amico “ professore” o dottore affinchè provveda ad intercedere personalmente raccomandando il paziente o la paziente facendo così saltare gli ordini d’ingresso, personale ridotto! Fare un paragone tra la Regione AFVG, dove risiedo e la mia Regione sarebbe ingiusto poiché quel che qui accade ogni giorno, al nord sarebbe impensabile. Certo il personale medico, infermieri ed infermiere, caposala, fanno quel che possono con quel che hanno a disposizione e penso siano delle persone eccezionali ai quali dare giusto riconoscimento ma a questo per non far peggiorare maggiormente la situazione andrebbe sommata una massiccia dose di buona educazione o quanto meno rispettare il sacrosanto principio del rispetto reciproco e questo purtroppo non c’è. A lei Signor Monti che è facile dire “ taglio “  cosa tagliare qui in meridione? Levare forse quel poco che è rimasto? Auguro almeno una volta di avere la necessità di passare da uno di questi pronti Soccorsi da semplice cittadino che ne ha la necessità. Ed invece di eseguire questi tagli che aggraverebbero maggiormente una situazione già di per se drammatica pensi invece di fare questi tagli alla sua confraternita che è la Casta! Pensi di fare in modo che queste situazioni non si verifichino più, pensi almeno una volta con il cuore e non con il calcolo matematico e scoprirà forse quanto facile sia o sarebbe, auspicabile pure tagliarvi voi tutti quel fiume di denaro che vi entra o sfocia nelle vostre immense tasche. Ma di pensare a come punire in maniera esemplare chi approfitta e si appropria indebitamente di denaro pubblico e magari riduce e ha ridotto la Sanità Calabrese o del Meridione in questo stato, ricordandosi magari anche di levar loro stipendi e benefici. Vede Signor Monti per Lei e per le persone con cui si alleerà per candidarsi, per le opposizioni, per il centro, per la sinistra, per la destra, la vita oltre che bella è facile! Ma tanto facile da avere tutto e di tutto compreso la migliore sanità, i migliori dentisti perché ve lo permettete anche quando non si potrebbe; solo che questo voi potete farlo tanto chi vi controlla ma noi………. Ma la vita per me, per mia madre, per i calabresi, per i meridionali in genere non è per niente facile e ogni cosa diviene difficile diviene sofferenza, specialmente quando c’è bisogno di assistenza medica. Quindi Vergognatevi tutti !! E non solo voi ma maggiormente “ quelli “ della Regione Calabria che non rispettano e non fanno nulla per la propria gente, Vergognatevi e schifatevi a vita. Ma per ricordar voi cosa siete ecco un esempio: (*) Dal discorso di Oliver Cromwell al Parlamento inglese nel 1653,

“Voi siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese come Esaù per un piatto di lenticchie; come Giuda tradireste il vostro Dio per pochi spiccioli. Avete conservato almeno una virtù? C’è almeno un vizio che non avete preso? Chi fra voi non baratterebbe la vostra coscienza in cambio di soldi? E’ rimasto qualcuno a cui almeno interessa il bene della Repubblica? Siete diventati intollerabilmente odiosi per l’intera Nazione; il popolo vi aveva scelto per riparare le ingiustizie ed ora siete voi l’ingiustizia! Ora basta! Portate via la vostra chincaglieria luccicante e chiudete le porte a chiave. In nome di Dio, andatevene! (*)”

E mentre i leader di altri paesi poveri vivono in lussuosi palazzi e i parlamentari risiedono in suite di hotel a 5 stelle, il presidente dell’ Uruguay, Josè Mujica, 77 anni, vegetariano, vive con sua moglie e il suo cane a tre zampe in una casa colonica semi fatiscente e il bene più prezioso in possesso di questo contadino part-time è il suo vecchio “maggiolino” primo presidente al mondo ad aver donato il 90% del suo stipendio ai poveri.  Vive in un antico casale situato a pochi chilometri  di distanza dalla capitale  il carismatico presidente uruguaiano José Mujica si è rifiutato di adattare il suo stile di vita alle “trappole della ricchezza “ che derivano dall’essere la figura più potente del paese. Non vi è alcuna possibilità che si verifichino a suo carico scandali per spese non giustificate o per evasione fiscale poiché trattiene per sé a malapena il 10% dello stipendio (circa 7.500, cioè molto meno di un insignificante consigliere regionale o di uno oscuro deputato italiano) mentre il 90% lo devolve ai più bisognosi. Senza scorta e cortei di auto blindate, l’unico segno del suo importante ruolo è rappresentato dalla coppia di agenti di polizia che fanno guardia fissa alla fine del suo viottolo di casa. Josè Mijuca, ex della sinistra rivoluzionaria, in un’intervista alla BBC ha candidamente dichiarato: “Mi chiamano il presidente più povero del mondo, ma io non mi sento povero. I poveri sono coloro che lavorano solo per cercare di mantenere uno stile di vita costoso e vogliono sempre di più. E’ una questione di libertà. Se non si dispone di molti beni allora non c’è bisogno di lavorare per tutta la vita come uno schiavo per sostenerli, e si ha più tempo per se stessi”. Vi chiedo se Voi tutti appartenenti alla schifosa Casta sareste mai in grado di vivere e fare a questa maniera!?