Barcellona Pozzo di Gotto, ucciso Giovanni Perdichizzi regolamento di conti tra i clan

Si è tornato a sparare a Barcellona a distanza di quasi un mese dall’ultimo fatto di sangue. All’inizio di dicembre era stato ucciso un giovane incensurato di 23 anni, Giovanni Isgrò, freddato da alcuni colpi di pistola mentre si trovava dal barbiere in via Garibaldi in pieno centro. I sicari fuggirono a bordo di un’auto.

Ora a Capodanno a perire un uomo di 41 anni, rimasto vittima di un agguato che ha i contorni di una vera e propria esecuzione. Giovanni Perdichizzi, noto alle forze dell’ordine, era in un bar nei pressi di piazza Sant’Antonino, quando i sicari sono entrati in azione.

Due gli assassini. Uno è entrato nel locale armato di fucile a canne mozze. L’altro aspettava fuori in sella a una moto con la quale, al termine della missione di morte, sono fuggiti insieme. A coordinare le indagini il Pm della Dda di Messina Giuseppe Verzera.

Nell’aprile scorso Perdichizzi era rimasto coinvolto nell’operazione dei Carabinieri “Mustra”, che smantellò un gruppo emergente che gestiva nel barcellonese il racket delle estorsioni e che, secondo gli investigatori, era formato dalle giovani leve della mafia del comprensorio.

A luglio il rinvio a giudizio. Precedentemente, nel dicembre 2011, Perdichizzi era stato arrestato per detenzione e porto illegale d’arma da fuoco, tentata estorsione e danneggiamento aggravato. Era accusato di essere il mandante dell’intimidazione ai danni del manager di un’azienda della quale era dipendente e di cui voleva condizionare assunzioni e pagamento degli stipendi. Contro l’auto del dirigente erano stati esplosi sette colpi d’arma da fuoco. Era stato rimesso in libertà’ nel febbraio scorso.