Barcellona Pozzo di Gotto, fermata con il sangue la scalata di Giovanni Perdichizzi

Un emergente scomodo eliminat0. Questa una delle piste battute dagli inquirenti nelle indagini per l’omicidio di Giovanni Perdichizzi, 41 ani, assassinato con due fucilate esplose da distanza ravvicinata. Un’esecuzione di stampo mafioso che non lascia dubbi sulla matrice. L’uomo era all’interno di un bar in piazza Sant’Antonino, accanto al bancone quando ha fatto irruzione il killer con il volto coperto da casco da motociclista. Il sicario gli ha esploso una prima fucilata alla schiena. Poi quando l’uomo è stramazzato a terra gli ha sparato il colpo di grazia alla nuca. Il killer è poi fuggito all’esterno dove l’attendeva un complice in sella ad una motocicletta.

Perdichizzi era considerato un personaggio in ascesa negli ambienti della criminalità di Barcellona Pozzo di Gotto. Intanto, Maria Teresa Collica, sindaco del centro in provincia di Messina, chiede aiuto allo stato dopo l’omicidio di Capodanno, preceduto da un altro un mese fa, “episodi – dice – che fanno presagire una nuova escalation di violenza. La circostanza che la mafia sia disposta a portare a segno delitti plateali, in pieno giorno, contravvenendo alle regole opportunisticamente scelte della invisibilità e della sommersione, fa pensare all’assestamento di nuovi equilibri. I cittadini, però, non possono più sentirsi sotto assedio, specie nel momento in cui i vertici del gotha mafioso sono in carcere. Occorre un segnale forte e tangibile della presenza dello stato. La legalità deve essere a Barcellona Pozzo di Gotto un punto di non ritorno, per questo lancio un appello agli organi di governo nazionale e regionale di immediata attenzione per questa città”.