Scatta la riforma delle pensioni, gli uomini a 66 anni e 3 mesi, le donne a 62 anni e 3 mesi

Con il 2013 parte la nuova previdenza, si passa al sistema contributivo “puro”, spariscono le pensioni di anzianità  e le “finestre”. Lo ha ricordato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua in una intervista.

“L’eta’ pensionabile è agganciata all’aspettativa di vita – ha detto – perché  per fortuna si vive di più , quindi si lavorerà  di più  e si percepirà  una pensione per più  tempo”.

“La riforma è cominciata vent’anni fa con Amato, poi con Dini e tutti i governi che si sono susseguiti. Di fatto la riforma Monti-Fornero, chiude un ciclo di transizione molto lungo”, ha aggiunto Mastrapasqua. A chi gli chiedeva se il sistema sarà sostenibile dalle singole persone ha poi risposto che “serve la “seconda gamba” della pensione complementare, che in Europa è molto diffusa ma che in Italia stenta ancora a decollare. Su questo tutti (Inps, assicurazioni e banche) devono lavorare”.

Mastrapasqua ha anche ricordato il dato “allarmante” che nel Vecchio Continente “la media di coloro che hanno la pensione complementare è di circa il 91%, in Italia è il 23%. Un delta troppo ampio sul quale bisogna riflettere per capire quali sono gli errori che sono stati fatti”.