Andrea Calevo, arrestati dei muratori due italiani uno albanese

La liberazione è avvenuta all’alba grazie ad un blitz congiunto di Polizia e Carabinieri, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Genova. Andrea Calevo, 31 anni, sta bene, è arrivato a casa, dove ha riabbracciato i familiari, la sorella e la madre che era con lui al momento della rapina, sfociata in un sequestro. Per il rapimento nei giorni scorsi era giunta una richiesta di riscatto di 8 milioni di euro.

Il giovane imprenditore è rimasto tutto il tempo del rapimento all’interno di una cantina nella periferia di Sarzana, nell’abitazione di un pregiudicato italiano, a pochi km da casa. L’hanno trovato in un angolo dello scantinato, con mani e piedi legati. “Grazie” e poi si è messo a piangere. Questa la sua reazione appena ha visto i Carabinieri del Ros fare irruzione nello scantinato. “Sto bene – ha detto – voglio ringraziare gli inquirenti per quello che hanno fatto e voglio rivedere mia madre”.

Per il sequestro Calevo ci sono tre uomini fermati, due italiani, probabilmente di Ameglia, e un albanese. Sono tre muratori. Potrebbero essere degli acquirenti o clienti della ditta di Calevo.

Questa mattina le forze dell’ordine avrebbero fatto irruzione in un’abitazione di via Mascardi e prelevato un ragazzo di 20 albanese, in casa con la famiglia. Non si sa ancora se si tratti di uno dei fermati o di un eventuale complice.