Lesmo, Kaleb Pessina appena 12 anni deceduto per soffocamento da filo elettrico

Mistero sulla morte di Kaleb Pessina, deceduto per soffocamento da filo elettrico mentre era nella sua cameretta a Peregallo in Brianza. La telefonata disperata dei suoi familiari è arrivata al 118 che è giunto tempestivamente ma a nulla è valsa la corsa in ospedale perché il piccolo Kaleb, dodici anni, è deceduto appena entrato al pronto soccorso del San Gerardo di Monza. Commossa tutta la comunità pastorale di Peregallo per la morte dello studente di prima media, di origine etiope, adottato qualche anno fa dalla famiglia Pessina.

Kaleb, presumibilmente era solo in casa ed è stato trovato in fin di vita con un cavo elettrico attorno alla gola, dal fratello maggiore appena rientrato a casa. La chiamata ai genitori ed al 118, e poi la folle corsa in ospedale. Il dramma si è consumato in pochi minuti. Per il piccolo non c’è stato nulla da fare.

La strana dinamica del suo ritrovamento e la presunta causa della morte, ha richiesto anche l’intervento dei carabinieri del Gruppo Monza che, una volta arrivati presso l’abitazione della famiglia Pessina, hanno effettuato i rilievi e ascoltato i racconti di tutti i componenti della famiglia. La Procura di Monza, informata dei fatti, come atto dovuto, ha richiesto l’autopsia sul corpo del ragazzino.

Dalle prime ricostruzioni la morte di Kaleb potrebbe essere stata la conseguenza di un gioco finito male, meno plausibile invece l’ipotesi di un tentativo del piccolo di farsi del male da solo. Nonostante attualmente non vi sia alcun sospettato di azione violenta da parte di familiari o estranei, la pista del giallo criminale non è stata scartata a priori. La comunità di Peregallo, frazione di Lesmo dove Kaleb faceva il chierichetto, è stata la prima a dare la notizia della sua scomparsa e a manifestare il suo affetto alla famiglia.