Alessandria, truffa assicurazioni arresti e indagati

Gonfiavano i danni delle auto incidentate. Costruivano finti incidenti stradali. Sono 63 le persone coinvolte a vario titolo nell’associazione a delinquere finalizzata alla truffa scoperta dai carabinieri di Alessandria che ha portato a otto misure cautelari emesse dal gip Stefano Moltrasio, su richiesta del sostituto procuratore Francesca Rombolà.

Secondo le indagini, i cervelli del gruppo avrebbero alterato l’entità dei danni riportati dai veicoli negli incidenti stradali, talvolta sostituendo parti integre con pezzi danneggiati che erano stoccati ed inventariati in un grosso capannone attiguo alla carrozzeria, altre volte evidenziando lievi segnature e rigature sulla carrozzeria con del gesso o della vernice delebile. Poi elaboravano al computer le foto scattate ai veicoli e inviate alle assicurazioni.  In questo modo ”creavano” inesistenti ammaccature, graffi e scheggiature ai cristalli. In altri casi il gruppo era arrivato a inscenare sinistri stradali in realtà mai avvenuti.

I periti assicurativi coinvolti falsificavano sia le ”perizie di routine”, sia le ”perizie di riscontro” a volte eseguite, per non destare sospetti. In questi modi riuscivano ad ottenere risarcimenti non dovuti o di valore anche triplicato rispetto al dovuto.  L’indagine, durata oltre un anno, ha portato a quantificare profitti illeciti per circa 120 mila euro, cui devono essere aggiunti i compensi corrisposti dalle compagnie assicurative ai propri periti infedeli, per accertamenti di fatto non eseguiti.