Trento, misure regionali per disoccupati e famiglie

Coordinare l’indennità regionale con le novità introdotte dalla riforma del mercato del lavoro e semplificarne le procedure gestionali al fine di ridurre i tempi di erogazione dell’intervento per poter meglio rispondere ai bisogni delle famigliee di coloro che perdono il lavoro. Questo l’obiettivo del disegno di legge approvato oggi in Giunta regionale su proposta dell’Assessora Martha Stocker, con il quale si introducono alcune importanti novità alla legge regionale in materia di indennnità di disoccupazione. Il testo vigente prevede un’indennità a favore dei lavoratori iscritti in lista di mobilità, licenziati da imprese fino a 15 dipendenti e non beneficiari della mobilità nazionale. L’indennità integra l’importo della disoccupazione ordinaria fino all’80 per cento della retribuzione e comunque fino al massimale di euro 877 per la durata complessiva di 12 mesi.

La legge nazionale di riforma del mercato del lavoro ha innalzato il trattamento di disoccupazione (ora Aspi), rendendo di fatto non applicabile l’integrazione regionale dell’importo per i primi 8 mesi. La riforma, una volta a regime, ha inoltre allungato anche la durata della disoccupazione, che dal gennaio 2016 sarà di 12 mesi per coloro che hanno meno di 55 anni e di 18 mesi per coloro che hanno compiuto tale età. Per il 2013 quindi, la durata rimane invariata, ovvero 8 mesi per coloro che hanno meno di 50 anni e 12 mesi per coloro che hanno compiuto tale età, innalzandosi progressivamente nel 2014 e 2015. Dal gennaio 2017 verrà inoltre abrogata la lista di mobilità.

Il disegno di legge proposto da Martha Stocker prevede un sostegno al reddito che allunghi la durata dell’Aspi di 4 mesi per tutto il periodo transitorio previsto dalla riforma del mercato del lavoro, ossia fino al 1° gennaio 2016, portando quindi di fatto il sostegno durante la disoccupazione da 8 mesi a 12 mesi (per gli ultra 55enni anche oltre). Inoltre prevede una misura fissa dell’indennità pari ad euro 800, riproporzionata sui part-time, sgravando così gli uffici provinciali competenti dall’onere di rapportarsi con l’Inps per verificare gli importi della retribuzione e quindi migliorando anche i tempi per l’erogazione. E’ infine previsto di lasciare alle Province la regolamentazione dettagliata dell’intervento, al fine di una maggiore flessibilità e di una migliore rispondenza dell’intervento stesso ai bisogni del mercato del lavoro locale.

Con l’articolo 1 del disegno di legge si intende invece riproporre, considerato il protrarsi della crisi economica, il finanziamento regionale per gli interventi anticrisi a favore dei lavoratori che cessano il rapporto di lavoro o sono sospesi dallo stesso per motivi derivanti appunto dalla crisi economica, lavoratori a tempo determinato e cocopro non inseriti nelle liste di mobilità. La riattivazione delle misure anticrisi viene proposta per tutto il suddetto periodo transitorio, ossia fino al 31 dicembre 2015. Per l’applicazione delle misure contenute in questa nuova normativa è prevista una spesa di 4 milioni per ogni Provincia.

“Il disegno di legge approvato oggi in Giunta, ha spiegato l’Assessora Stocker, introduce interventi di grande rilevanza sociale, che vanno nella direzione di un welfare sempre più moderno ed integrato e attento ai mutamenti in atto nel mercato del lavoro”.

A Gennaio, prima che il DDL vada in commissione legislativa regionale, è previsto un incontro con i sindacati.