Verso la beatificazione di don Tonino Bello

Nato nel 1935, diventò sacerdote l’8 dicembre 1957, vice Rettore del seminario di Ugento e poi parroco a Tricase nel 1979 fino alla consacrazione a vescovo nel 1982 e la nomina tre anni dopo a presidente del movimento cattolico internazionale che si batte a favore della pace. Di presunti eventi prodigiosi attribuiti a don Tonino Lo Bello ne sono stati presentati tanti a partire dal 2007, quando il processo fu aperto a Molfetta dove l’autore di “Maria, donna dei nostri giorni” resse la cattedra episcopale per dieci anni. Tra questi due guarigioni “miracolose” che hanno interessato una donna salentina risvegliatasi da un coma giudicato irreversibile dai medici e una ragazza africana afflitta da una malattia insanabile. Il prossimo mese di aprile, quando ricorreranno i 20 anni dalla morte, ad Alessano giungerà il cardinale Angelo Amato, il prefetto della Congregazione per le cause dei santi che sta esaminando il carteggio sul Servo di Dio monsignor Bello.

L’altro cardinale atteso sempre nel 2013 è Angelo Bagnasco, il presidente della Conferenza episcopale italiana, che l’8 dicembre dovrebbe inaugurare la nuova casa dei pellegrini che sorgerà nell’ex convento di Sant’Antonio. In Vaticano ci sarà la stesura della “positio” e quando Benedetto XVI emetterà il decreto di venerabilità gli sarà presentato il miracolo ufficialmente riconosciuto che consentirà la beatificazione dell’uomo che l’intera Puglia considera già “Santo”.

Il 29 dicembre ad Alessano ci sarà l’accensione della “Lampara di don Tonino”, seguita il giorno dopo da un convegno a cui parteciperà l’attuale presidente di Pax Christi monsignor Giovanni Giudici e dalla visita a Capodanno del vescovo de L’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, a cui verrà donato un pastorale in legno d’ulivo realizzato da Fernando Campanile, l’artista che 30 anni fa scolpì quello per il presule salentino.