A Guimaraès assegnato l’Oscar Mondiale del Folklore

Guimaraès capitale europea della cultura nel 2012 ha ospitato la cerimonia dell’assegnazione dell’Oscar Mondiale del Folklore organizzata dall’I.G.F. L’appuntamento di questa cerimonia è stato realizzato dalla Federazione Portoghese dei gruppi folklorici, grazie al particolare interessamento del presidente Fernando Ferreira da Silva.

Guimaraès, città di 160.000 abitanti, è riconosciuta dall’Unesco, per le sue importanti tradizioni medievali portoghesi,  patrimonio culturale dell’ umanità.  Fra l’altro, tale riconoscimento, ha contribuito ad attribuirle, per l’anno 2012, la definizione di Capitale Europea della Cultura; inoltre, nel prossimo anno, si arriverà per Guimaraès alla definizione di Capitale Europea dello Sport. I presupposti culturali, sportivi e logistici, soprattutto per l’accoglienza e l’ospitalità, ci sono tutti.

La delegazione della Federazione Italiana Tradizioni Popolari è giunta in  Portogallo per partecipare alle consegna dell’Oscar Mondiale del Folklore. Del Premio è stato insignito il Vicepresidente della Federazione, Gigi Scalas. Nello stesso giorno dell’arrivo, nella città ricorre la festa degli studenti universitari “Nicolinas” durante la quale i giovani si divertono a cantare e a percuotere tamburi;  la ricorrenza coincide con la festa di San Nicolas patrono della città. Si tratta di una  festa lunga in quanto dura fino all’8 dicembre, durante la quale si alternano momenti di devozione ed occasioni di sfrenata allegria.

Le delegazioni provenienti dalle diverse nazioni Europee, affiliate all’International union of Federations Folkloriques sono state accolte dal sindaco Antonio Magalhaès nella  sala del Municipio di Guimaraès.

Il sindaco Antonio Magalhaès che, in tale occasione fungeva anche da rappresentante del Governo Portoghese, ha rivolto  particolari complimenti  per il lavoro svolto in questo anno in favore della cultura; ha affermato che si tratta di un risultato che non è stato facile raggiungere; l’esito è stato preceduto da un lavoro di programmazione con numerosi impegni e molte responsabilità, in quanto, in tale occasione la popolazione di Guimaraès si è impegnata in numerose attività culturali che ne caratterizzano l’identità storica portoghese a partire dal Medioevo.

“Nell’area di Guimaraès operano 26 gruppi folklorici che da diversi decenni coinvolgono una grande quantità di persone; essi ripropongono, nelle loro esibizioni, il patrimonio etnografico immateriale e materiale; come è noto, tale patrimonio è considerato come apparato radicale su cui si fonda la specificità portoghese, come sarebbe possibile presentare gli aspetti della cultura di una città senza considerare la cultura popolare che per mezzo del folclore rappresenta le radici del popolo? Non possiamo dimenticare il  grande apporto a livello sociale e culturale, tramite la semplice e precisa funzione aggregativa dei gruppi folclorici”.

Nel quadro di tale contesto il sindaco di Guimaraès, professore di storia medievale portoghese, ha sottolineato “il particolare contributo che i gruppi folklorici hanno apportato in molteplici settori economici, con aspetti positivi per tutta la provincia di Guimaraès, e come in tutti gli eventi importanti e nelle maggiori manifestazioni, si è sempre voluto pensare al concetto di crescita, inserendo elementi di cultura popolare e tradizionale per tramite dei gruppi folclorici”.

L’Assessore Fabrizio Cattaneo ha portato il saluto di Bergamo che si appresta a ricevere il testimone quale capitale europea della cultura 2019.

A conclusione delle manifestazioni promosse in tale quadro, infatti, si colloca quella dell’assegnazione degli Oscar mondiali del folklore, avvenuta la sera del 1° dicembre nei locali di una struttura multifunzionale appositamente allestita per un pubblico composto da oltre 500 persone invitato ad un’apposita cena di gala.

Si è svolta l’assemblea dei delegati nazionali dell’I.G.F., durante la quale sono state affrontati i diversi problemi che interessano i gruppi folklorici nei rispettivi paesi; in particolare, nel dibattito, sono emerse le seguenti considerazioni.

Risulta ormai indispensabile che i gruppi folklorici stabiliscano rapporti di collaborazione con gli studiosi delle discipline etnoantropologiche che operano nelle diverse realtà accademiche dell’Unione Europea o nei rispettivi paesi d’origine. Tali rapporti, fra l’altro, sono agevolati dal fatto che, nell’attuale realtà economico-sociale della globalizzazione, essi svolgono un ruolo importante di salvaguardia identitaria, nella misura in cui tutelano e costantemente ricostruiscono le identità e specificità dei patrimoni culturali dei differenti territori di appartenenza.

Da qui la conclusione secondo la quale ogni federazione dovrebbe acquisire una coscienza critica della propria opera sociale di tutela del patrimonio culturale immateriale e materiale; ciò può provenire da una specifica legittimazione degli studiosi con la quale si potrà ottenere una sinergia operativa per confermare l’attuale vitalità delle tradizioni popolari e della conservazione delle manifestazioni rappresentative di un passato medievale che caratterizza la storia dell’Europa. Tale esito si armonizza con il recente dibattito portato avanti dall’antropologia internazionale; a tale riguardo si può fare riferimento alle opere di V. Turner (antropologia della performance) e di C. Gertz (antropologia interpretativa) dove si giustifica che i fatti culturali possono essere “letti” e reinterpretati e quindi anche rappresentati tramite le varie forme di performance. Deriva da qui, quindi,  la giustificazione delle reinterpretazioni, realizzate tramite specifiche forme moderne di riattualizzazione scenica, di tradizioni comunque ascrivibili storicamente un passato più o meno recente nel quale si collocano i simboli identitari di ciascuna comunità.

Alla cerimonia della serata di gala del giorno 1° dicembre, per l’assegnazione degli Oscar del Folklore, ha partecipato una delegazione della Federazione Italiana Tradizioni Popolarti che aderisce all’ IGF; erano presenti il Presidente Benito Ripoli , il Vice Presidente Luigi Scalas, l’assessore Fabrizio Cattaneo, il Presidente della Consulta Scientifica prof. Mario Atzori, Antonella Palumbo presidente della F.I.S.B. Federazione Italiana Sbandieratori.

La premiazione di Luigi Scalas è avvenuta in quanto cultore e studioso delle tradizioni popolari non solo della comunità di origine, Assemini, ma anche della Sardegna e, in particolare, per aver raccolto un vasto patrimonio etnografico di abbiti popolari e di maschere, tale da rappresentare una specifica collezione museale, attualmente riconosciuta da dipartimenti universitari e da istituzioni pubbliche. Al momento della lettura di tale motivazione, quando nello schermo scorrevano le immagini delle principali attività di Luigi Scalas, la delegazione italiana si è sentita particolarmente emozionata ed orgogliosa in quanto il premiato si è presentato in costume tradizionale.  Nel complesso la cerimonia è stata esaltante per tutti; nell’andamento dello spettacolo si è evitata la facile retorica autocelebrativa, grazie alla conduzione della manifestazione della presentatrice che ha saputo porgere i diversi contenuti con la giusta enfasi che caratterizza la musicalità della lingua portoghese.