Torino, ristorazione scolastica la città vince bando europeo su appalti di public procurement

L’impegno della Città sul fronte degli appalti eco-innovativi è stato premiato dalla Commissione europea che ha scelto il progetto Innocat – Procuring of eco-innovation in the catering sector nel settore della ristorazione scolastica.

Coordinato da Iclei – Local Governments for Sustainability, il piano dell’Amministrazione Comunale  ha ottenuto il miglior punteggio nell’ambito della Call for proposals  ENT/CIP/11/C/N02C00 Reinforcing Procurement of Eco-lnnovation – Network of Green Public and Private Procurers.

Il budget complessivo  è di circa 1 milione di euro, di cui 216.000 euro per le azioni condotte dalla Città, co-finanziate dalla Commissione europea per circa 200.000 euro.

Per Torino significherà costruire capitolati di gara per le mense scolastiche in chiave di sostenibilità ambientale, studiare e co-finanziare il prossimo appalto, ridisegnando l’intero servizio per minimizzarne gli impatti ambientali e promuovere l’innovazione. Ogni anno sono più di 8 milioni i pasti erogati nelle scuole municipali per una spesa complessiva di circa 39 milioni di euro.

Il sistema educativo rappresenta un notevole potenziale divulgativo di tale azione: nel 2011 gli utenti nella fascia tra 0 agli 13 anni  erano  71.502 e se a questi numeri si sommano  il corpo docente,  altri componenti che lavorano nel mondo della scuola e le famiglie, si può ipotizzare ogni anno un coinvolgimento di circa 230mila/250mila cittadini.

Innocat si pone in stretta coerenza con il Progetto Smart School in Torino Smart City un programma integrato di interventi per rafforzare il ruolo delle politiche educative verso obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale delle città e di miglioramento della qualità di vita dei propri cittadini. Esso, inoltre, è in continuità con le azioni già condotte dalla Città in materia di appalti di innovazione nell’ambito Smart City.

“Il nuovo servizio di ristorazione – ha sottolineato Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative della Città – è stato pensato sapendo che la domanda pubblica di otto milioni di pasti al giorno può condizionare l’offerta, inducendo i produttori locali ad aggregare le loro produzioni per rifornire le aziende di ristorazione”. “La domanda pubblica – ha continuato Pellerino –  può generare virtuose ricadute sull’economia locale e anche conseguenze positive sull’ambiente, favorendo la filiera corta e giusti compensi per la produzione agricola. Questi interventi hanno, inoltre, una valenza educativa”.

“Non è la prima volta che la Commissione europea premia il percorso di studio e sperimentazione di public procurement a sostegno dell’innovazione promosso nell’ambito della Strategia Torino Smart City – spiega l’assessore Enzo Lavolta, presidente della Fondazione TorinoSmart City -. Gli appalti pubblici costituiscono il 19,4% del Pil dell’Ue a 27 Paesi, ma poche di queste risorse sono spese per prodotti e servizi innovativi: ciò rappresenta una grande opportunità mancata per le imprese innovative e per una migliore e più efficiente offerta di servizi pubblici ai cittadini europei. Torino dal 2009 è impegnata nello studio e nell’applicazione di questi nuovi strumenti, che permettono di migliorare il servizio offerto ai cittadini attraverso pratiche innovative di gestione, orientate ad ottenere benefici economici e ambientali oltre a generare un servizio apprezzabile”.