Barcellona Pozzo di Gotto, omicidio Isgrò, nel ‘96 stessa sorte toccò al fratello della madre

I sicari hanno fatto irruzione con il volto coperto da passamontagna nel barbiere di via Garibaldi, al civico 84, di Barcellona Pozzo di Gotto, uccidendolo con modalità analoghe ad un suo zio, Emanuele Matteo Minolfi, assassinato la sera di venerdì 16 febbraio del 1996. Così come lo zio, fratello della madre, il giovane è stato ucciso sabato sera a pistolettate. Tre invece erano state le pallottole di pistola calibro 38 che avevano centrato lo zio Emanuele Minolfi, assassinato a soli 29 anni in via Ugo di Sant’Onofrio, a poca distanza dal luogo dove è stato ammazzato sabato scorso il giovane. Anche in quella occasione, 16 anni fa, furono due i sicari travisati che entrarono in azione.

Intanto ieri sera numerose persone si sono radunate davanti al Duomo, assieme agli amministratori comunali e alle associazioni cittadine laiche e religiose, per un corteo spontaneo svoltosi, nonostante la pioggia, dal sagrato di San Sebastiano fino a via Garibaldi, davanti alla saracinesca della barberia dove sabato sera è stato trucidato il giovane Giovanni Isgrò. Un corteo silenzioso e composto al quale hanno preso parte anche i genitori del giovane.