Un’Akros che si volatilizza ?!

  Ieri, attraverso una TV locale, abbiamo appreso, dalla viva voce di alcuni dipendenti della Società Akros, una delle due società addette alla raccolta dei rifiuti, dei tanti problemi e delle gravi difficoltà economiche in cui si dibattono. Inconcepibile, poi, essere venuti a conoscenza che, nel mentre un numero di dipendenti Akros, sia finito in cassa integrazione, si sia affidata la raccolta dei rifiuti con il metodo del porta a porta ad una Società di Catanzaro. A tal punto è legittimo chiedersi: ma le quaranta persone assunte sono di Crotone? E perchè mai questo servizio non è stato affidato alla Società Akros? Quanto sopra detto, non può non dispiacere, a tutti coloro che hanno seguito il servizio televisivo ed a tutti coloro che leggeranno la presente “nota”. Ma dispiace ancor di più agli utenti che, da almeno sei settimane, sono costretti a tenersi i rifiuti cartacei in cantina o a buttarli nei cassonetti dell’indifferenziata. Oppure, gli stessi utenti, costretti a buttare per terra buste contenenti bottiglie di plastica perchè i relativi cassonetti super pieni. Una simile situazione, che non è la prima volta che si verifica, scoraggia i cittadini ad effettuare la raccolta differenziata. E, quindi, è spiegabile il fatto che, da una percentuale del 25 per cento, registrata in passato, si sia scesi, recentemente, ad un dieci per cento   Rodolfo Bava