Giustizia, tribunali a trascrivere a mano i verbali di udienza

La sollecitazione è motivata dalla carenza di risorse. In attesa di fondi da destinare alle ditte che hanno in appalto il servizio di registrazione e trascrizione (stenotipia), il ministero “raccomanda di valutare fin da ora l’opportunità” di limitarne l’utilizzo “ai soli procedimenti nei quali non sia praticabile la redazione di un verbale in forma integrale manuale”. Dal primo dicembre il servizio di stenotipia potrebbe essere sospeso. Se non arriveranno i fondi, spiega la circolare, il ministero “dovrà rescindere i contratti” stipulati con le ditte che svolgono il servizio di registrazione e trascrizione “e, pertanto, a decorrere dal primo dicembre 2012, lo stesso potrebbe essere interrotto”. La verbalizzazione manuale, comunque, per il momento non è “consigliata” quando si tratti di “udienze penali nei processi con rito direttissimo, con imputati in stato di fermo o detenzione, ovvero nei procedimenti in cui si decide in merito a provvedimenti restrittivi della libertà personale”. La Direzione Generale del ministero della Giustizia, è spiegato ancora nella circolare, a maggio scorso ha chiesto al ministero dell’Economia e delle Finanze “l’integrazione ai fondi inizialmente stanziati sui vari capitoli di spesa che sono risultati insufficienti alle effettive esigenze. Tale richiesta è stata avanzata anche in relazione al capitolo di spesa per i costi relativi al servizio di documentazione degli atti processuali penali”. Poiché il ministero dell’Economia “non ha ritenuto di dover effettuare l’integrazione richiesta”, al ministero della Giustizia “si è presa in considerazione la possibilità di sopperire alla mancanza di risorse con gli stanziamenti provenienti dal Fondo Unico Giustizia della cui ripartizione, tuttavia, ad oggi non è ancora pervenuta notizia certa”.