Aggressione ai tifosi del Tottenham, arrestati i romanisti Francesco Ianari e Mauro Pinnelli

Circa 20 mila euro di danni come riferiscono i proprietari del locale al civico 21 di piazza Campo de’ Fiori. Non si esclude anche l’ipotesi del blitz antisemita e una criminale alleanze tra opposte tifoserie cittadine. Scattate le manette per due ultras romanisti,  Francesco Ianari, 26 anni, ambulante di via Sannio e Mauro Pinnelli, 27 anni, operaio in un’impresa edile. Entrambi accusati di lesioni pluriaggravate. Il raid all’interno del Pub Drunken Ship, aperto 15 anni fa da americani e ora gestito dai fratelli Marco e Raffaele Manzi insieme al socio Gabriele Ciannella.

“Erano a caccia di inglesi”, riferisce il comando generale della Polizia Municipale di Roma Capitale. Urlavano: “Via voi ebrei”‘, dicono i testimoni. Le telecamere presenti sulla piazza hanno ripreso tutta la scena, e le immagini sono al vaglio della Digos e della Polizia scientifica, per identificare gli altri partecipanti alla spedizione punitiva. Un aggressore è stato fermato su un autobus mentre si vantava dell’azione. L’autista lo ha fotografato e il giovane è stato fermato. Gli inquirenti però non escludono che possa essersi trattato di un gruppo eterogeneo di tifosi di più squadre, laziali ma anche qualche romanista, uniti dal razzismo e dall’antisemitismo. Gli investigatori, che hanno messo sotto torchio 14 persone, indagano in ambienti ultras a 360 gradi e anche in ambienti dell’antisemitismo collegato al tifo calcistico. Gli arresti. Le forze dell’ordine hanno arresto due tifosi giudicati, entrambi romanisti. Il primo, Francesco Ianari, di 26 anni, lavora come ambulante in via Sannio, ed è stato arrestato questo pomeriggio perché trovato in possesso di oggetti atti ad offendere e di sostanze stupefacenti, a cui si va ad aggiungere l’accusa di rissa e lesioni pluriaggravate. Il secondo tifoso arrestato è Mauro Pinnelli, 27 anni, operaio in un’impresa edile. Anche per Pinnelli l’accusa è di rissa e lesioni pluriaggravate. Per l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, quello che è successo questa notte “è un fatto che nulla ha a che vedere con lo sport” e che contro il quale va espressa una “ferma condanna. E’ necessaria una decisa presa di distanza da parte di tutti, nell’auspicio che presto si arrivi ad identificare i responsabili”. ”I tifosi della Lazio non c’entrano niente con quello che è successo stanotte a Campo de’ Fiori…”, precisa Claudio Lotito, presidente biancoceleste. Anche il club ci tiene a precisare che i tifosi della Lazio non c’entrano con l’aggressione ai sostenitori inglesi avvenuta a Campo dè Fiori e la società romana auspica che siano trovati al più presto e puniti in maniera dura i colpevoli. “La Lazio, in relazione agli episodi di teppismo accaduti nella notte – scrive la società romana – attribuito da alcuni organi di stampa alla tifoseria ultrà biancoazzurra, precisa che gli aggressori si sono presentati nel locale indossando caschi che ne hanno impedito, allo stato, il riconoscimento, per cui attribuire loro appartenenza alla tifoseria della Lazio è affermazione destituita di ogni fondamento”.

Secondo la polizia locale le persone ferite sono sette, tutti uomini, di nazionalità inglese e di età compresa fra i 20 e i 60 anni, una è stata ricoverata al San Camillo, tre al Santo Spirito e tre al Fatebenefratelli. Migliorano le condizioni del tifoso 25enne del Tottenham accoltellato all’inguine e ricoverato in codice rosso al San Camillo. Ha perso molto sangue ma ora è cosciente, parla e ha chiesto di mangiare. Ha subito inoltre una profonda ferita al cranio, suturata con 20 punti. I sanitari lo terranno in osservazione almeno fino a domani, quando verrà eseguita un’altra tac di controllo, ma le condizioni complessive sono soddisfacenti.