Torino, primi laureati italiani in conservazione e restauro dei beni culturali

Giovedì 22 Novembre 2012 alle ore 17 nell’Aula Magna Giovanni Urbani (Via XX Settembre n. 18, Venaria Reale – TO), si terrà la cerimonia di proclamazione dei primi laureati del corso interfacoltà in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, alla presenza del Rettore dell’Università, Prof. Ezio Pelizzetti, del Presidente del Centro per la Conservazione e Restauro Luigi Quaranta e del Presidente Interfacoltà Oscar Chiantore.

Il Corso di laurea interfacoltà (Facoltà di Lettere e Filosofia e Scienze MFN) in Conservazione e Restauro dell’Università di Torino, realizzato in convenzione con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’, è stato il primo corso universitario di questa disciplina ad ottenere l’accreditamento dalla preposta commissione interministeriale.

Avviato per la prima volta in Italia, nell’anno accademico 2005-2006 è un percorso formativo, innovativo sia per le modalità di attuazione, sia perché l’Università non era mai stata, fino ad allora, coinvolta nella formazione dei restauratori.

Nella giornata di giovedì, verranno discusse le tesi degli studenti iscritti al primo anno accademico del corso. Saranno i primi professionisti laureati in restauro in Italia a  conseguire il titolo accademico di restauratore – conservatore di beni culturali, che garantisce anche l’abilitazione alla professione.

Un percorso che ha affiancato alla didattica universitaria, la ricerca scientifica, storico-artistica, metodologica, sui materiali e l’attività pratica sulle tecniche del restauro in un programma che prevede la stretta collaborazione di docenti, ricercatori universitari, restauratori, storici dell’arte e operatori scientifici.

Gli studenti hanno svolto le attività pratiche di restauro in laboratori specializzati e in cantieri, su opere e manufatti che almeno per l’ottanta per cento dei casi sono sotto tutela dei Beni Culturali, grazie all’intensa collaborazione con le Soprintendenze territoriali dei diversi settori che hanno permesso di raggiungere risultati qualificanti per gli studenti, i docenti e le strutture coinvolte nei progetti conservativi.