Trani, chiudevano gli occhi in cambio di soldi in manette poliziotti e carabinieri

Sette persone, tra le quali un imprenditore di Trani, due militari dell’Arma dei Carabinieri e quattro agenti della Polizia Stradale, sono stati arrestati da militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari per i reati di concussione e corruzione. Nei loro confronti sono state eseguite altrettante ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Trani Francesco Zecchillo, su richiesta del pm della Procura Michele Ruggiero.

Le misure eseguite sono il risultato di un’indagine, avviata circa due anni fa (maggio-dicembre 2010), nel corso della quale era stata posta sotto intercettazione l’utenza cellulare di un imprenditore di Trani che opera nel settore del trasporto merci su strada. E’ emerso un grave episodio di concussione consumato da appartenenti al distaccamento di Polizia Stradale di Gioia del Colle ai danni dell’autotrasportatore. Avrebbero preteso da lui la somma di 500 euro per non elevare contravvenzioni relative al sovraccarico di un automezzo di sua proprietà ed alla mancanza di documenti di trasporto. L’attività svolta dagli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, anche nelle fasi successive all’episodio, ha consentito di raccogliere ulteriori elementi di riscontro in merito ad altri comportamenti penalmente rilevanti dell’imprenditore e dei pubblici ufficiali indagati. E’ stato lo stesso imprenditore che ha denunciato altre prevaricazioni e concussioni subite, anche da diversi militari appartenenti alle Forze dell’Ordine. Ciò ha consentito di ampliare l’oggetto delle indagini e di accertare un più ampio fenomeno di concussione che coinvolgeva non solo appartenenti alla Polizia Stradale di Gioia del Colle, di Bari e Barletta, ma anche militari dell’Arma dei Carabinieri in servizio a Trani e Molfetta. Nell’ambito dei controlli ordinari su strada, questi avrebbero preteso somme di denaro o altre utilità (quali rifornimenti di carburante per le auto private presso il distributore che si trova in uno dei suoi cantieri o, in alternativa, buoni benzina) per omettere di elevare contravvenzioni a carico dell’imprenditore tranese. E’ stato accertato anche un episodio di corruzione da parte dell’imprenditore per aver offerto ad un Carabiniere un rifornimento di carburante al fine di far compiere al pubblico ufficiale un atto contrario ai propri doveri (non elevare un verbale per violazioni al codice della strada). A conclusione delle indagini sono state deferite in tutto 13 persone (l’imprenditore e 12 appartenenti alla Polizia ed ai Carabinieri) tra cui i destinatari della misura cautelare odierna, responsabili, a vario titolo, dei reati di concussione e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. L’operazione è stata denominata “A pieno carico”.

La Procura di Trani e la Guardia di Finanza di Bari evidenzano “che le misure cautelari personali sono state eseguite con la fattiva collaborazione degli Uffici di Polizia si Stat0 e dei Comandi dell’Arma dei Carabinieri, territorialmente competenti”.