Palermo, i grillini rinunciano ai rimborsi elettorali

Un segno tangibile. I nuovi parlamentari regionali siciliani eletti nelle file del Movimento Cinque Stelle, con in testa il capogruppo Giancarlo Cancelleri, sono arrivati a palazzo dei Normanni, sede dell’Ars, per consegnare alla presidenza dell’Assemblea una lettera nella quale affermano di rinunciare al rimborso per le spese elettorali che, secondo i loro calcoli, si aggirerebbe intorno a 1,4 milioni di euro.

“Non conosciamo esattamente la cifra – dice Cancelleri – ma non intendiamo incassare la somma per poi restituirla. I soldi rimarranno nelle casse del Tesoro. Rispettiamo così la volontà dei cittadini che nel ’93 abrogarono, con un referendum, il finanziamento pubblico ai partiti, poi tornato sotto forma di rimborso per le spese elettorali”.

I 15 deputati hanno anche confermato che taglieranno la loro indennità di parlamentari percependo 2.500 euro netti al mese, contro gli oltre diecimila euro previsti per i 90 componenti di sala d’Ercole.

A proposito dei rimborsi elettorali l’avvocato ed esponente del Movimento 5 Stelle, Francesco Menallo, precisa che non è ancora possibile determinare l’esatto ammontare dei rimborsi che dovranno essere attributi in Sicilia, perché la legge del 1999 è stata modificata dalla 96 del 6 luglio 2012. “Le modifiche assegnano – aggiunge – un fondo pari a circa 16 milioni di euro per ciascuna Camera elettiva, compresi i consigli regionali e introduce il criterio che per ripartire le somme occorre tenere in considerazione anche il numero di abitanti, in questo caso della Regione”.