Salerno, prima edizione del Premio Enrico Melchionda a tesi di laurea

Il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno ha bandito il “Premio Enrico Melchionda” per tesi di laurea in discipline politologiche o sociologiche.

Questa iniziativa, rendendosi interprete delle sensibilità di Enrico Melchionda, vuole premiare gli studenti che affrontano con serietà e impegno la preparazione della loro tesi di laurea per incoraggiarli a proseguire nel loro percorso di ricerca su temi di rilevanza politica e sociale.

Saranno assegnati 5 premi:

2 premi di € 3.000,00 euro cadauno per tesi di laurea magistrale o specialistica

3 premi di € 1.000,00 euro cadauno per tesi di laurea triennale.

Il bando del concorso e la scheda di partecipazione sono reperibili sul sito dell’Università degli Studi di Salerno www.unisa.it

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 19 novembre 2012.

Gli organizzatori rivolgono un particolare ringraziamento alla ditta “Motta srl” di Battipaglia, per il contributo offerto alla realizzazione dell’iniziativa.

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Enrico Melchionda ha insegnato presso l’ateneo salernitano, l’Università “L’Orientale” di Napoli e l’Università “La Sapienza” di Roma. Acuto studioso delle trasformazioni della rappresentanza e delle forme della partecipazione alla politica in Italia e nel Mezzogiorno, è autore di numerose pubblicazioni. In particolare “Alle origini delle primarie” (Ediesse, 2005) e “Il finanziamento della politica”(Editori Riuniti, 1998),  sembrano particolarmente utili ad interpretare l’attuale fase politica, testimoniando la lungimiranza  della riflessione di Enrico Melchionda che rappresenta un punto di riferimento importante nell’ambito della scena intellettuale nazionale.

Enrico Melchionda, nel ricordo di Marco Rossi Doria:

“In questi anni la questione della sostanziale debolezza della nostra democrazia si è ripresentata, volta dopo volta, in forme cangianti e difficili da interpretare, con le costanti e le novità di un paesaggio complesso. E la politica si è mostrata certamente povera di soluzioni alle grandi questioni del Paese e, tuttavia, non per questo meno presente, con le sue ineludibili logiche. Enrico è stato per molti di noi – e per me – una voce preziosa, capace di guardare alle ragioni di tutto questo senza giudizi ideologici o moralistici, con assoluta attenzione ai fatti, al funzionamento dei meccanismi della politica per come è, al cambiamento negli umori e nel sentire diffusi, al merito dei reali comportamenti dei cittadini. Lo ha fatto indagando i nuovi e vecchi legami tra le due parti d’Italia, divisa in modo così radicale, con una speciale capacità di interrogarsi fino in fondo, evitando ogni approccio brutalmente cinico e ogni comportamento ossequioso verso i potentati vecchi e nuovi. Ci ha lasciato un intellettuale onesto e curioso, un uomo misurato e rigoroso e, al contempo, gioviale, aperto, leale, ironico”.

(fonte: http://marcorossidoria.blogspot.it)

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Per informazioni e contatti

 Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione

 dott.ssa GiuseppinaTirendi – tel. 089962055, e-mail: [email protected]