Vibo Valentia, mancata approvazione bilancio provincia costa milioni e centinaia di disoccupati

“Il richiamo alla responsabilità politica ed istituzionale dei giorni scorsi di Confindustria, non si basa su una considerazione seppure ovvia e legittima di mera valutazione dell’operato politico dei componenti il Consiglio Provinciale. Al contrario, il richiamo ad un atto di grande responsabilità era, ed è tutt’oggi, invocato soprattutto per non rendere ancora più gravosa la situazione delle imprese e dei lavoratori di questa martoriata provincia”. E’ quando si legge in una nota stampa di Confindustria Vibo Valentia.

“È opportuno rilevare, infatti, che la mancata approvazione del bilancio ed il conseguente commissariamento – si legge ancora – sfocerebbero in una situazione di dissesto dell’Ente che provocherebbe nella migliore delle ipotesi il definitivo default delle imprese che eseguono appalti di lavori già in essere (in parte eseguiti ed in parte in fase di completamento). Basti pensare, a puro titolo di esempio, alla realizzazione di opere infrastrutturali di primaria importanza quali la “strada del mare”, o ai fondi per l’edilizia scolastica, ai fondi per l’emergenza alluvionale, alle opere per il collegamento stradale Tropea/A3, ai fondi Piar destinati ai Comuni, ai fondi per la regimentazione dei fiumi. L’elenco potrebbe ancora continuare, ma crediamo sia sufficiente per comprendere l’entità del danno per le sole le opere citate, che ammonterebbe ad oltre 11 milioni di euro.

E cosa dire delle centinaia di lavoratori già ampiamente provati da anni di crisi e di mancanza di lavoro, che vedrebbero le aziende per cui lavorano cadere sotto la scure del dissesto dell’Ente? Chiediamo una profonda e seria riflessione alle forze politiche, affinché facciano prevalere il senso del servizio e dello Stato, cui devono improntare il loro comportamento. Il mandato che hanno ricevuto i nostri Consiglieri dagli elettori, è stato espresso certamente in quella direzione e siamo certi che, se provassero ad ascoltare la base che li ha eletti, riceverebbero segnali rassicuranti in tale direzione.

Non vogliamo entrare nelle competenze tecniche che devono essere invece rigorosamente osservate dall’operato degli Amministratori della cosa pubblica, esprimiamo invece apprezzamento per quanto ha già fatto in tal senso Sua Eccellenza il Prefetto, spingendo per la ripresa del confronto, mediante l’invito a riattivare la discussione del Consiglio in merito all’approvazione del Bilancio e del suo riequilibrio. Invitiamo pertanto anche se esistesse una sola residua possibilità, l’intero Consiglio Provinciale, i responsabili degli schieramenti politici ed i rappresenti delle istituzioni, ad una presa d’atto delle ragioni prevalenti di tutela degli interessi diffusi dell’intera comunità vibonese. Un interesse che deve essere garantito ad ogni costo e posto prima di ogni altra ragione di parte e che deve trovare, almeno per una volta, l’intera compagine della politica territoriale, indiscutibilmente convergente”.