Avanti in aula il ddl sulla diffamazione, multe più basse

Il Senato approva la modifica che, in caso di diffamazione, dimezza nel massimo la multa. Si passa così da una sanzione con una forbice che va da 5 mila a 100 mila euro a una pena pecuniaria che va da 5 mila a 50 mila euro. A favore 177 senatori, 46 i contrari e 7 gli astenuti. Passato anche l’emendamento con cui si prevede la rettifica per le testate online. Via anche il raddoppio delle multe in caso di recidiva nei due anni successivi alla prima condanna. L’Aula del Senato ha approvato una proposta a firma Udc e Idv. L’Aula ha respinto un emendamento del democratico Vita che chiedeva di eliminare il comma dell’articolo 1 del ddl sulla diffamazione con il quale si stabilisce la pena accessoria dell’interdizione dalla professione per un periodo da uno a sei mesi. Via la norma che aumentava le pena in caso di diffamazione organizzata, dal ddl sulla diffamazione e subito battezzata “anti macchina del fango”. Nell’Aula del Senato è passato l’emendamento a prima firma del democratico Luigi Zanda che chiedeva di sopprimere il comma del ddl per il quale si stabiliva che “la pena è aumentata fino alla metà qualora il fatto sia commesso dall’autore, dal direttore o dal vice direttore responsabile, dall’editore, dal proprietario della pubblicazione in concorso fra loro o comunque da almeno tre persone”. Intanto il leader dell’ApI Rutelli ha affermato a proposito del voto segreto sull’articolo 1 di cui  è stato anche lui tra i promotori. “Se andiamo a fare una legge indecorosa è bene che ognuno si assuma le sue responsabilità a scrutinio palese. Ora noi procediamo con una specie di non detto predisponendo una legge senza senso. Riflettiamo se non sia il caso di ritirare la richiesta perché non è serio che l’aula del Senato vada avanti su un provvedimento sapendo che poi sarà liquidata con il voto segreto”.