Vibo Valentia, indignazione per la morte del giovane Filippo Ceravolo

Un vero e proprio sfogo da parte del coordinamento Provinciale di Libera Vibo Valentia, giunto in redazione a firma dell’avvocato Giovanna Fronte, la quale rivolge, attraverso il giornale, alla famiglia Ceravolo  sentite condoglianze “per la prematura  e violenta scomparsa del giovane Filippo. Sgomento  e indignazione sono i sentimenti che in questo momento albergano nei nostri cuori ma  anche dolore , rabbia, impotenza e frustrazione. Dal Duomo di San Leoluca oggi Don Giuseppe Fiorillo ha chiesto alla comunità una preghiera per questa giovane vita stroncata prima ancora che potesse sbocciare e dare i suoi frutti e la comunità tutta, commossa, ha risposto all’invito. Ma quando questa comunità sarà in grado di gridare il suo “basta” all’elenco dei morti ammazzati, “basta” con le  frasi consuete “si ammazzano fra di loro” oppure “ è un omicidio ingiusto”? Non vogliamo più sentire numeri nefasti,  non  esistono omicidi giusti ed ingiusti, nessun omicidio ha un senso, una funzione, un omicidio è sempre ingiusto e dovrebbe lasciare nella comunità la stessa profonda ferita che lascia nella famiglia”.

Dall’associazione anti mafia osservano come “Filippo oggi potrebbe chiamarsi  con cento altri nomi: Rocco, Pasquale, Francesco.., potrebbe anche essere una bella e giovane ragazza..,  potrebbe essere un figlio, un padre, un nonno  oppure una figlia, una madre, una nonna…perché questa guerra assurda non risparmia nessuno. Il dolore  e la rabbia ci colpiscono  dentro e ci tolgono il fiato, ci lasciano sgomenti , incapaci di reagire, ma bisogna trovare il fiato per urlare la nostra richiesta di aiuto anche quando le forze oscure e criminali di questo territorio cercano di zittirci. Non  si possono tollerare azioni amministrative tese a ridurre la presenza delle Forze dell’Ordine in un territorio così massacrato dalla criminalità organizzata  e per questo condividiamo e facciamo nostra la rivendicazione della Segreteria Provinciale del  Siulp Vibo Valentia affinché venga  disposta la presenza sul territorio vibonese di almeno due volanti della Polizia per turno di servizio. Non si può tollerare oltre la lagnanza del Presidente del Tribunale e/o del Procuratore della Repubblica che  denunziano la carenza di magistrati nell’organico del Tribunale di Vibo Valentia. E’ necessario ed improcrastinabile che vi siano forze ed uomini capaci di sviluppare indagini a 360° per accertare i fatti, scoprire i responsabili e rendere giustizia. Una giustizia che necessariamente sarà formale ma che deve tendere il più possibile ad intersecare quella sostanziale. E’ necessario una tutela delle vittime e delle persone offese dai reati  che vada al di là della semplice richiesta di collaborazione a fini investigativi ed è necessario che l’intera comunità tenda un abbraccio ideale nei loro confronti affinché non si sentano soli ed abbandonati”.

Libera rincara la dose sul sistema ed il tessuto sociale. “Non è più tollerabile un sistema  come quello attuale di espiazione della pena che ha perso ogni efficacia deterrente. Non è tollerabile il comportamento attendista di quella  parte della popolazione che supinamente soggiace alle logiche  ed ai comportamenti che  alimentano la tanto famosa zona grigia, potente fertilizzante  della “Malapianta” che ci sta facendo annegare nel sangue dei nostri figli. Non è tollerabile il silenzio omertoso della politica locale – e con essa delle pubbliche amministrazioni –   che pensa solo a  conquistare o mantenere scranni elevati sull’altare della corruzione e dell’interesse privato. Chi, ognuno per il proprio settore e nel proprio campo, non assume sulle proprie  spalle la responsabilità del cambiamento vero,  deve ritenersi colpevole del sangue versato dai giovani figli di questa terra calabra”.