Teramo, Salvatore Parolisi condannato all’ergastolo

Ritenuto colpevole dell’omicidio della moglie Melania Rea, uccisa con 35 coltellate, il 18 aprile 2011, a Ripe di Civitella, in provincia di Teramo. Nel pomeriggio il gup del Tribunale, Marima Tommolini, si è ritirata in Camera di Consiglio e la decisione è arrivata poco prima delle ore 20:00. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo per Parolisi, unico imputato dell’omicidio di Melania Rea e del vilipendio del corpo della donna. Da parte sua la difesa di Parolisi aveva replicato chiedendo l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Gli avvocati del marito di Melania, Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, hanno concluso l’arringa e subito dopo il giudice Tommolini ha disposto una pausa prima delle repliche.

L’atteggiamento di Parolisi in aula, mentre parlavano i suoi difensori per le arringhe finali, non è piaciuto a Michele Rea, fratello della vittima. “Vederlo così impassibile mi infastidisce”, ha detto Michele Rea, in una pausa dell’udienza. “Lo guardo ogni momento e vederlo così impassibile mentre si parla di Melania mi infastidisce – dice – è una mancanza di rispetto nei confronti di sua moglie”.