Referendum di Piacenza per passare alla Lombardia

A dare l’ok la Cassazione con una decisione senza precedenti. Un’analoga iniziativa di Belluno era stata bocciata. I piacentini potrebbero essere chiamati alla scelta insieme alle Politiche di primavera anche se l’ultima parola spetterà alle due Regioni interessate.

Il passaggio alla Lombardia di Piacenza, provincia di confine destinata invece con il riordino a unirsi a Parma, è stato da sempre un obiettivo del presidente della Provincia, il ciellino Massimo Trespidi, dal 2009 alla guida di una giunta di centrodestra, che nella Lega Nord ha trovato un alleato. Il 24 settembre scorso il consiglio provinciale aveva deciso con i voti della maggioranza (PdL-Lega-Udc) per il referendum, contraria l’opposizione. Il giorno dopo, i consiglieri Filippo Bertolini (PdL) e Thomas Pagani Lambri (Lega Nord) avevano depositato la richiesta all’Ufficio elettorale centrale della Corte di cassazione e giovedì sera è arrivato il sì.

I piacentini hanno accolto la notizia senza particolare entusiasmo. Se una parte dell’economia è legata al territorio lombardo e gravita su Milano, un’altra, soprattutto quella agricola, ha solide radici in Emilia. Sullo sfondo c’è la storica rivalità tra Parma e Piacenza. Intanto il ministro Filippo Patroni Griffi ha annunciato il decreto in cui sarà scritto come e quando gli accorpamenti saranno ufficiali.