Nel centro storico di Crotone incuria e rifiuti da sempre

Ancora una volta mi vedo costretto a dover denunciare, l’ho già fatto negli anni passati dalle colonne di altri giornali, il perpetuarsi dell’incuria, del degrado ambientale, dell’abbandono nella città di Crotone. È davvero vergognoso come presentiamo ai turisti, agli ospiti giornalieri, agli uomini di cultura, la nostra città, soprattutto tra le antiche strade del centro storico. Non è certamente un bel vedere enormi cumuli di rifiuti anche di grosso volume, accumulati nei cassonetti, depositati a terra agli angoli delle strade, agli ingressi di antiche chiese e del museo archeologico di Capocolonna o di antichi palazzi, sul lungomare, dappertutto insomma. Questo disonorevole scenario, come tante altre volte nel passato, mi è apparso stamane, 18 ottobre, nella piazzetta Immacolata davanti all’ormai chiuso Centro polifunzionale di Bastione Toledo che fino a poco tempo fa ospitava manifestazioni artistico – culturali anche di livello internazionale. E i cumuli di rifiuti erano sempre lì davanti agli occhi di eminenti personalità della cultura, uomini politici e gente comune non solo crotonese. Oggi in questo antico spazio la cultura e l’arte non trovano più ospitalità ma i rifiuti si. È vergognoso dover essere costretti a veder deturpata una piazzetta, come quella dell’Immacolata nel pieno centro storico, che sarebbe dovuto e potuto diventare un simpatico ed elegante salotto culturale. In questo sito, a pochi passi dalla Basilica Cattedrale, insiste, oltre all’antica omonima chiesa, un’antica libreria ed, ironia della sorte, anchela Casadella Cultura con annessa biblioteca. Qui, negli anni scorsi son venuti alla luce i resti della cinta muraria della Crotone bizantina. Qui vi si è operato un restauro conservativo e sono state montate delle balaustre in ferro e ghisa attorno agli scavi e piazzati alcuni orci con piante mediterranee. Ma, udite udite, questo spazio, quasi da subito dopo ultimati i lavori di conservazione, è diventato parcheggio di auto. Sic!  E i cassonetti della spazzatura son rimasti lì in compagnia di un cartello di divieto di sosta a rimozione forzata e puntualmente disatteso. Siamo in una delle più antiche strade di Crotone, quella strada che lo scrittore calabrese Leonida Repaci definì, nel 1950, la via dei Baroni. È la via Risorgimento che fiancheggia piazza Duomo e l’antica chiesa – monastero delle Clarisse di Santa Chiara. È la strada che percorre il solco delle antiche mura della medievale Cotrone e che abbraccia nel suo grembo tanta storia e fede: l’antico convento della Casa dei Fratelli Ospedalieri ex municipio della città e oggi la  citata Casa della Cultura, la chiesa dell’Immacolata e quella più antica di san Giuseppe. Qui si ergono maestosi alcuni palazzi nobiliari baronali. Ma soprattutto la chiesa dell’Immacolata è, da sempre, meta di fedeli e turisti. È un edificio barocco ma non troppo, raffinato e bello da vedersi. È ad una sola navata ai cui lati ci sono altari arricchiti da tele di pregevole arte. Nella cripta è conservata la primitiva chiesetta trasformata nel ‘500 in cimitero e fino a pochi anni orsono, in un’atmosfera suggestiva ed impressionante che ci pone in seria riflessione sul valore della morte e della resurrezione, si potevano vedere allineati qualche centinaio di teschi ed in mezzo una imperiosa statua del Cristo Re. Ma il più importante gioiello dell’arte e della fede la chiesa dell’Immacolata l’ospita addossato alla parete destra. È il Crocifisso, davvero un bel Crocifisso, scultura del 1640 ricavata da un sol pezzo di legno, con la particolarità degli occhi aperti e azzurri. Forse uno dei pochi Crocifissi con gli occhi aperti che l’arte italiana ci ha lasciato. Questa è piazzetta dell’Immacolata. E scusate se è poco. Una piazzetta che non deve assolutamente essere abbruttita da rifiuti e invasa dalle auto. Operate Amministratori, operiamo cittadini per costruire una città a vera misura d’uomo. Perché una città che non è accogliente significa la fuga dei giovani residenti e dei turisti con tutte le conseguenze che ne derivano.