Vibo Valentia, scoperti 200 falsi braccianti agricoli

Ottenevano il pagamento di indennità di disoccupazione, malattia o altri benefici per un importo totale pari a circa 1.000.000 di euro dal 2006 al 2010. Gli ideatori della truffa, avrebbero prodotto all’Ente preposto, atti contenenti firme false, nonché comunicazioni di assunzione di manodopera agricola, tutte a nome e per conto di ignari proprietari dei terreni agricoli adibiti a coltivazioni varie quali uliveti ed agrumeti.

A conti fatti, il sistema di truffa scoperto dai finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia, divenuto spesso prassi consolidata nel contesto economico vibonese, ha permesso di rilevare la fittizia denuncia più di 25.000 “giornate agricole” non realmente effettuate da soggetti che, nel frattempo, svolgevano altre attività lavorative o semplicemente oziavano percependo redditi dallo Stato. Un vero e proprio paradiso, da qui il nome dell’Operazione Campi Elisi, per centinaia di soggetti che si vedevano recapitare senza alcuno sforzo ed a discapito di chi nei campi lavora veramente, somme di denaro che, se calcolate nell’insieme di un “sistema di finanziamento all’agricoltura deviato”, raggiungono importi da capogiro.