Mezzo secolo dalla morte di Enrico Mattei

Alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente di Eni Giuseppe Recchi e dell’Amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni, si è tenuta la commemorazione per il 50° anniversario della morte del fondatore di Eni. L’incontro è nato da un’iniziativa della Fondazione della Camera dei Deputati, in collaborazione con Eni.

Intervenendo alla commemorazione, l’ad di Eni, Paolo Scaroni, ha detto. “Noi, come Mattei, abbiamo il mondo come orizzonte ma la testa e il cuore in Italia”. Anche se, ha ricordato Scaroni, “Eni realizza gran parte dei suoi ricavi e tutti i suoi profitti all’estero”, in Italia “abbiamo il cervello e il cuore delle nostre attività nel mondo. Il cervello perché qui abbiamo la ricerca, i laboratori tecnologici, i centri di formazione. Ed il cuore perché la gran parte dei nostri uomini nel mondo, migliaia di espatriati, sono italiani che lavorano con competenza, passione e spirito di squadra”.

“E credetemi – ha concluso – quando gli italiani lavorano all’estero, soprattutto nei paesi difficili, sanno farsi valere come nessun altro”. Scaroni ha aggiunto che l’Eni è “di gran lunga la prima azienda per gli investimenti in Italia dove negli ultimi quattro anni abbiamo investito 8 miliardi di euro e assunto 4.200 persone”.