E’ Antonio Giannadrea il mostro di Putignano che ha ucciso Antonella Riotino

ll cadavere della ragazza classe 1990, residente presso il quartiere S.Nicola, è stato trovato dai carabinieri in un terreno dietro un muretto a secco in via Fratelli Bandiera, alla periferia di Putignano (BA) giovedì sera.

La ragazza presentava varie ferite da arma taglio ed è stata letteralmente sgozzata dal fidanzato Antonio Giannandrea di 18 anni, che l’ha uccisa nella serata di mercoledì tentando di depistare le indagini attraverso il social network fb. I genitori avevano denunciato la scomparsa giovedì mattina non avendola vista rientrare. La ragazza era al quarto anno di scuola superiore e frequentava l’istituto Professionale Agherbino di Putignano.

Il macabro ritrovamento è avvenuto intorno alle ore 19:30 da parte dei Carabinieri.  Subito dopo il ritrovamento, la confessione del giovane fidanzato. Alla base dell’omicidio ci sarebbero motivi passionali. Il corpo esile della ragazza era stato parzialmente occultato con rami di ulivo in un terreno scosceso. Poco distante dal corpo è stato trovato anche un coltello da cucina, probabile arma del delitto.

Sul posto i Vigili del Fuoco di Putignano, i Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle e Putignano coordinati dal Colonnello Laganà in sinergia con il Lgt B.Nucci e il comandante dei SIS, Lgt. D.Macchia. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Bari, Gianna Nanna. Il medico legale incaricato dal magistrato è Giancarlo Divella.

Il killer, figlio dell’infermiere del paese, viene definito come un bravo ragazzo. Anche Antonella proveniva da una buona famiglia e lascia due sorelle e un fratello.