Cozze contaminate al via le operazioni di distruzione

I mitili coltivati nel primo seno di Mar Piccolo e risultati inquinati da livelli di diossine e pcb superiori alla soglia consentita, saranno portati all’inceneritore di Taranto dove i tecnici dell’Amiu provvederanno allo smaltimento. Dall’azienda di smaltimento fanno sapere che “il dato definitivo e completo delle quantità di cozze conferite all’inceneritore si potrà conoscere solo alla fine delle operazioni”. “Comincia adesso – aggiunge Massimo Giusto, amministratore delegato del Centro Ittico – un’altra fase di un’operazione che va avanti da quando nell’estate il sindaco ci ha assegnato l’incarico di seguire la vicenda”. L’auspicio dell’assessore all’Ambiente, Sebastiano Romeo, è che “gli enti competenti diano il via libera alla mitilicoltura in altre aree più adatte. Da parte del Comune, infatti, è stato fatto tutto il dovuto e più per venire incontro alle esigenze dei mitilicoltori. Questo è un settore importante dell’economia e dobbiamo tutti attivarci per garantirgli una degna sopravvivenza”.