Taranto, Valerio Scialpi muore in settanta devastano il pronto soccorso

Esasperazione e dramma familiare a Taranto. Un mix micidiale che ha portato i parenti di un giovane di 29 anni a prendersela con l’ospedale ed il personale della struttura sanitaria pugliese. Hanno danneggiato una porta, insultato medici e infermieri, aggredito un inserviente che ha riportato contusioni guaribili in cinque giorni. E’ accaduto nelle stanze del pronto soccorso dell’ospedale “Santissima Annunziatà di Taranto, preso letteralmente d’assalto da una settantina di persone, del quartiere popolare Tamburi, che chiedevano notizie di un loro parente e amico di 29 anni. Questi, colto da malore poco prima e condotto con un’ambulanza del 118, è giunto morto nella struttura sanitaria. Nell’ospedale medici e infermieri hanno vissuto momenti di forte tensione che si sono trasformati in un putiferio quando il folto gruppo di persone ha appreso che il 29enne, Valerio Scialpi, sorvegliato speciale, era morto. In molti hanno preteso di entrare nella stanza in cui si trovava la salma, travolgendo quanti si opponevano e danneggiando una porta. Sul posto sono intervenute pattuglie di polizia e carabinieri che hanno identificato alcuni degli aggressori. Il pm di turno ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte del 29enne, che, probabilmente, sarà compiuta nella giornata di domani. Scialpi, secondo gli inquirenti, potrebbe aver accusato un malore per una dose di droga. L’uomo è morto mentre veniva condotto in ospedale da un’ambulanza del 118. Gli operatori del servizio di emergenza sanitaria erano intervenuti in un’abitazione di via Machiavelli, nel rione Tamburi, su richiesta dei famigliari del pregiudicato, il quale era stato colto da malore e aveva chiesto aiuto ai suoi parenti. Il 29/enne è stato soccorso dagli operatori del 118 i quali, ritenendo gravi le sue condizioni, hanno deciso di portarlo in ospedale. Ma mentre l’ambulanza correva verso il ‘Santissima Annunziatà seguita da numerose vetture cariche di parenti e amici del 29/enne, il giovane è morto. Dopo aver appreso del decesso del loro congiunto, in ospedale, alcuni parenti hanno preteso di entrare nella stanza dov’era il corpo senza che fosse ancora stata fatta l’ispezione cadaverica. Alcuni, gridando e aggredendo medici ed infermieri, hanno danneggiato una porta e procurato contusioni a un inserviente. La calma è stata riportata grazie all’intervento delle forze di polizia. La posizione di alcuni parenti del 29/enne morto è al vaglio degli inquirenti.