Estate, gelato che passione per gli Italiani

I consumi sono in aumento in tutte le stagioni. Nel primo trimestre del 2011 c’è stato un incremento dell’1,1%, che si aggiunge al 7,5% del 2010 – complice anche un calo dei prezzi dell’1,6% rispetto al 2009 (dati Coldiretti). Insomma, agli italiani il gelato piace: lo rivelano i 36 mila punti vendita che punteggiano lo Stivale, con un giro di affari di 2,5 miliardi di euro per il settore artigianale, che raccoglie il 60% delle preferenze. Secondo dati del 2010 dalla Coldiretti, il consumo medio annuo si aggira sui 15 kg a testa. Anche i gusti si moltiplicano, e a oggi se ne contano ben 600. Negli ultimi anni c’è stato un graduale abbandono dei gusti artificiali (tipo il puffo) a favore di altri più naturali, soprattutto a base di frutta. Grande interesse da parte del consumatore verso le località dove il gelato è non solo artigianale ma soprattutto caratteristico. E’ il caso di Pizzo Calabro, località turistica del Vibonese, nota in tutta Italia per il tartufo gelato. Nella città murattiana il gelato si può gustare in una cornice incantata, sul mare, tra le vie del borgo marinare, le chiese che custodiscono gioielli d’arte ed il castello dove finì la sua vita Gioacchino Murat, il cognato del Grande Napoleone Bonaparte. Un certo apprezzamento mostrano poi i sapori nuovi, nati dall’interesse per i prodotti locali e il km 0. Oltre ai gusti di Calabria rinomati l’amarone veneto ed il pistacchio di Bronte. In Lombardia, negli scomparti ghiacciati sono entrati il gelato alla polenta, quello al mascarpone, al riso e latte, e al melone lombardo. Negli agriturismi italiani è poi possibile gustare gelati realizzati con latte freschissimo, perfino di asina e di bufala. A novembre è nato a Firenze il gelato “mela d’oriente”, realizzato con i cachi. Insomma l’assortimento non manca di certo, anche se i gusti più apprezzati sono quelli tradizionali, nell’ordine cioccolato, nocciola, limone, fragola, crema e stracciatella.