Milano, arriva Angelo Scola all’Arcidiocesi

Questione solo di ore ed il cardinale Angelo Scola sarà chiamato alla guida dell’arcidiocesi di Milano. Scelto dal Pontefice dopo un’ampia consultazione che ha visto prevalere la sua figura di teologo sicuro (docente per molti anni e poi rettore dell’Università Lateranense) e brillante pastore (ha guidato anche la diocesi di Grosseto e a Venezia ha ottenuto straordinari risultati) su altri candidati meno caratterizzati, Scola ha partecipato al conclave del 2005 che ha eletto Jospeh Ratzinger e ha continuato a mantenere un rapporto personale con il Pontefice – del quale è considerato un fedelissimo discepolo – fin dai tempi della rivista “Communio”, nella cui redazione figurava anche il cardinale Marc Ouellet, l’attuale prefetto della Congregazione dei vescovi che ha istruito le pratiche relative alla nomina. Avendo quasi 70 anni, Scola potrà guidare la Chiesa di Milano per meno di un decennio ma questo tempo – secondo il Papa – basterà a dare un’impronta nuova alla diocesi ambrosiana. Tettamanzi, che aveva 68 anni e mezzo al momento dell’ingresso a Milano, è rimasto in carica per nove anni grazie a un biennio “di proroga” concessogli dalla Santa Sede. Lo stesso potrebbe avvenire per Scola. Storicamente, i patriarchi di Venezia hanno lasciato tale sede soltanto per diventare papi; bisogna però considerare che la diocesi di Milano è una delle più importanti e vaste del mondo e conta 1107 parrocchie, raggruppate in 73 decanati e in 7 zone pastorali. Il numero degli abitanti è superiore ai 5 milioni. I preti impegnati nella pastorale sono circa tremila (duemila diocesani e mille religiosi), i parroci sono più di 800. Nato a Malgrate in provincia di Lecco il 7 novembre 1941, il cardinale Angelo Scola tornerebbe a guidare la sua diocesi di origine: dopo gli studi al liceo classico di Lecco, entrò nel seminario ambrosiano e divenne grande amico di don Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione. Si trasferì poi a Teramo, dove ricevette l’ordinazione nel 1970. Scola ha insegnato all’Università di Friburgo e alla Pontificia Università Lateranense, della quale è stato rettore; ha collaborato, in qualità di consultore, con la Congregazione per la Dottrina della Fede dal 1986 al 1991. Il 20 luglio 1991 è stato nominato vescovo di Grosseto; il 5 gennaio 2002 è stato insignito della carica di patriarca di Venezia. Il suo motto episcopale è “Sufficit gratia tua” (“Basta la Tua grazia”).