Pizzo, il centro riabilitativo insieme

Dopo quattro anni vede luce il sogno del Centro socio-riabilitativo “Insieme”. A Pizzo nel Vibonese nella sala del Museo della Tonnara, si terrà lunedì 23 alle 17:30 la presentazione del progetto, finanziato dal Centro servizi al volontariato di Vibo Valentia con il bando 2008 “progettazione per la Perequazione Sociale”. Promotore dell’iniziativa è l’associazione “Alzheimer Italia Calabria”, con la cooperativa sociale “Il Ponte”. Quest’ultima opera sul territorio al fine di fornire supporto ai familiari delle persone affette da demenza, lavorando alla rilevazione dei bisogni, alla promozione di gruppi di auto-aiuto e gestendo un centro d’ascolto al sostegno dei caregivers, inoltre, ispirandosi a realtà e metodologie di comprovata efficacia, ha dato vita alla progettazione del Centro Socio Riabilitativo. Il primo passo in tale direzione è stato ricercare degli spazi idonei ad accogliere gli ospiti, individuando così un’area dell’ospedale di Pizzo; ciò ha conciliato l’esigenza di avere spazi ampi e privi di barriere architettoniche con quella di voler recuperare un bene ormai in disuso e in uno stato di abbandono per restituirlo alla comunità offrendo un servizio di alta qualità. “Il Ponte” ottiene il comodato d’uso gratuito dei locali per la realizzazione del progetto impegnandosi a trovare le risorse finanziarie necessarie per la ristrutturazione e adeguamento dei locali. Si susseguono quindi numerose iniziative volte a raggiungere tale obiettivo, ultima tra le quali la “Perequazione per la progettazione Sociale Regione Calabria”, “Il Ponte” ha ceduto quindi gli spazi all’associazione “Alzheimer Italia Calabria”, la quale ha stipulato con l’Asp di Vibo un nuovo comodato di durata ventennale finalizzato alla realizzazione del Csr. L’associazione “Alzheimer” e “Il Ponte” divengono così rispettivamente l’una l’ente proponente e responsabile di partnership, l’altra progettista ed ente gestore nell’ambito del progetto Centro Socio Riabilitativo “Insieme”.  Tra i partner del progetto altre quattro associazioni di volontariato come “ArtigianFamiglia”, “Ada Pizzo”, “Alkemia” e “Il Percorso”, e tra gli enti parter co-finanziatori l’Asp il Comune di Pizzo, e il Csv. Tale Centro, struttura semi residenziale, si pone a livello intermedio, e quindi come momento di prevenzione secondaria, tra assistenza domiciliare e strutture residenziali e si configura come luogo di accoglienza, tutela ed assistenza per persone affette da demenza con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita sul piano fisico, funzionale, sociale, emotivo e psicologico di utenti e famiglie. E’ un esempio di intervento integrato, pensato e strutturato per far fronte ad uno dei fenomeni socio-sanitari a più alta criticità: le demenze. La finalità del Csr nell’ambito dell’approccio riabilitativo alle persone con demenza, consiste nel rallentamento della progressione della malattia, nel miglioramento delle prestazioni cognitive, del tono dell’umore e del comportamento più che nel ripristino della “functio lesa”. Tale ottica riabilitativa non può prescindere dal considerare le famiglie come oggetto di attenzione e di cura, di supporto, informazione e tutela dei diritti, affinché la stessa possa conservare un ruolo terapeutico ed assistenziale. Ciò consente di salvaguardare la qualità di vita accanto a quella dell’ammalato e di costruire quel rapporto di fiducia reciproca indispensabile per la realizzazione di un percorso comune. Tra gli obiettivi mantenere la persona nel proprio contesto ambientale e prevenire il rischio di una precoce istituzionalizzazione; sostenere le famiglie; prevenire i rischi di un prolungato e forzato isolamento da contesti di aggregazione sociale; mantenere le abilità residue e supportare quelle compromesse; utilizzare e valorizzare la rete dei servizi territoriali ed il coinvolgimento delle realtà solidali esistenti nel territorio. In tale centro saranno previste le attività di supporto e vigilanza, servizio pasti, laboratorio di igiene personale, assistenza sociale, sostegno psicologico, Musicoterapia, attività di riabilitazione cognitiva, attività occupazionale e ricreativa, attività motorie, incontri di sostegno, sensibilizzazione e orientamento alla famiglia, gruppi di auto-mutuo-aiuto.

Carmensissi Malferà