Ecco il nuovo consiglio provinciale di Reggio Calabria

Verso il ballottaggio alla Provincia di Reggio Calabria tra Giuseppe Raffa del centrodestra, che al primo turno s’è fermato al 45,4%, e l’uscente Giuseppe Morabito del centrosinistra, si iniziano a delineare i possibili scenari di composizione del consiglio provinciale. Oltre a Pietro Fuda, candidato del Terzo Polo, siederà in consiglio anche Giovanni Nucera del polo di sinistra (Sel+Idv) che ha ottenuto il 4,5% mentre Patrizia Pelle di FLI (1,1%), Demetrio Cutrupi del Partito Comunsita dei Lavoratori (0,3%) e Domenico Antonio Greco della Lega Calabria Federalista (0,2%) non avranno alcuna possibilità di essere eletti. Le nomine dei consiglieri provinciali, però, dipenderanno molto dal premio di maggioranza legato alla coalizione e al Presidente che riuscirà a vincere il ballottaggio. Alcuni candidati, i più votati, sono già certi di essere in Consiglio sia per quanto riguarda il centrodestra che per quanto riguarda il centrosinistra, ma la maggior parte sono con il fiato sospeso perché riuscirebbero ad essere eletti solo se vincesse la loro coalizione, anche perché con le nomine degli Assessori, nuovi candidati riuscirebbero ad entrare in Consiglio. Ma andiamo a vedere le varie ipotesi. I 10 candidati del centrosinistra che sono certi di essere eletti anche nel caso in cui il ballottaggio fosse vinto da Raffa sono: Giuseppe Morabito (candidato a Presidente), Giuseppe Neri (Assessore all’Ambiente uscente, che ha avuto il 30,3% nel suo collegio), Domenico Battaglia (Assessore alla Viabilità uscente, che ha avuto il 27,6%nel suo collegio) e Gregorio Frosina, consigliere uscente che ha ottenuto il 23,2% nel suo collegio, tutti del Pd. Sarebbero poi eletti anche Giuseppe Longo di Rifondazione Comunista (11,9% nel suo collegio) e Michele Tripodi, Sindaco di Polistena e altro Assessore uscente della Giunta Morabito, che con la lista del PdCI ha ottenuto il 22,8% nel suo collegio. Il “Polo Civico”, invece, sempre in caso di vittoria di Raffa, eleggerebbe Pietro Fuda (che sarà consigliere provinciale in ogni caso, come anche Morabito e lo stesso Raffa in caso di sconfitta), Domenico Fedele (21,3% nel suo collegio, ad Oppido Mamertina), Luigi Giugno (14,5% nel suo collegio) e Francesco D’Agostino (26,7% nel suo collegio, a Cittanova). Qualora vincesse Raffa, il leader del polo di sinistra (Sel+Idv) Giovanni Nucera diventerebbe consigliere provinciale. Per il centrodestra, invece, sarebbero 14 i consiglieri provinciali eletti, Presidente Raffa escluso. Si tratta di 4 esponenti del PdL (Bruno Porcino che ha ottenuto il 29,5% nel suo collegio, Giuseppe Pirrotta che ha ottenuto il 22,9% nel suo collegio, Antonio Eroi che ha ottenuto il 20,3% nel suo collegio e Domenico Giannetta che ha ottenuto il 17,9% nel suo collegio), tre della lista “Scopelliti Presidente” (Giovanni Arruzzolo che ha ottenuto il28% nel suo collegio, Giuseppe Saletta che ha ottenuto il 13% nel suo collegio e Pier Francesco Campisi che ha ottenuto il 12,2% nel suo collegio), due dell’Udc (Giovanni Verduci che ha ottenuto il 19,3% e Giovanni Barone che ha ottenuto il 19%) e infine un seggio a testa per “Sud” (Raffaele D’Agostino, 11%), Partito Repubblicano (Rocco Sciarrone, 16,1%), “Raffa Presidente” (Demetrio Cara, 13,2%), “Popolari e Liberali” (Maria Polimeno, 8%) e per i Socialisti Uniti-Nuovo Psi (Mario Candido, 13,3%). Alcuni tra questi sarebbero poi nominati Assessori, e quindi altri tra i più votati possono sperare in un posto da consigliere. Qualora invece dovesse vincere Giuseppe Morabito, il centrodestra eleggerebbe esattamente la metà dei consiglieri senza la possibilità di nominare assessori. I consiglieri di opposizione, quindi, sarebbero 7 tra le fila della coalizione di Raffa: il candidato Presidente e altri 6, che sarebbero Porcino e Pirrotta del PdL, Arruzzolo di “Scopelliti Presidente”, Cara per “Raffa Presidente”, Verduci per l’Udc e D’Agostino per “Sud”. Sono questi gli unici candidati del centrodestra che hanno la certezza di entrare in consiglio Provinciale, a prescindere dall’esito del ballottaggio. Per quanto riguarda il Polo Civico, in caso di vittoria di Morabito riuscirebbe a eleggere solo 3 consiglieri anziché 4, quindi Fuda, Fedele e Giugno. Ci rimetterebbe il posto l’uscente Francesco D’Agostino. Ovviamente il centrosinistra di Giuseppe Morabito raddoppierebbe i suoi eletti, che sarebbero 14 e non più 6 come in caso di sconfitta. Per il Pd, oltre a Neri, Battaglia e Frosina sarebbero eletti anche Gesualdo Costantino (23,1%), Attilio Tucci (20,9%), Bruno Martino (20,2%), Domenico Idone (19%), Tina Tripodi (16,9%) e Giuseppe Mammoliti (16%). Rifondazione Comunista, oltre a Giuseppe Longo, riuscirebbe a eleggere anche Tito Nastasi (11,5%) e Santo Gioffrè (10,8%) e il PdCI, oltre a Michele Tripodi, eleggerebbe anche Pino Mazzaferro (10,4%), con la possibilità di altri “ripescaggi” legati alle nomine degli Assessori.